Lavoro: Binetti (Udc), crearlo è priorità, servono riforme

(DIRE) Roma, 20 set. – “Stiamo tutti aspettando i fondi del PNRR per dare vita a progetti concreti di ricerca e sviluppo. Soprattutto quando dalla loro attuazione dipende la ripresa delle assunzioni e la creazione di posti di lavoro concreti, per i giovani, che del lavoro non hanno ancora fatto nessuna esperienza, per le donne che devono moltiplicare ancora oggi i loro sforzi per trovare la giusta collocazione. Ma anche, e non è cosa da poco, per quella fascia di professionisti la cui età si attesta intorno ai 50 anni: hanno una famiglia composta da genitori anziani e da figli adolescenti, con tutte le complessità che ciò comporta, se si tiene conto della loro limitata disponibilità economica. Hanno sperimentato una lunga crisi economica, iniziata oltre 15 anni fa e sono attualmente in Cassa integrazione, ma vivono il rischio licenziamento come una scadenza che si avvicina se la tanto decantata ripresa non ci sarà o non sarà adeguata a risolvere i problemi di milioni di italiani che non riescono ancora a capire cosa riserverà loro il futuro”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, Udc. “La lunghezza dei tempi necessari ad attuare le oltre 40 riforme che l’Europa ci chiede come condizione necessaria per far arrivare le risorse promesse- ricorda la senatrice- pende come una minaccia per tutti gli italiani, ma per alcuni la minaccia sembra proprio una condanna senza appello. La vera sfida oggi in Italia, ma anche in Europa e forse nel mondo intero, è quella di creare lavoro; non basta più cercare lavoro, anche perché sembra che il lavoro che siamo abituati a cercare non c’è più. Sono cambiate le caratteristiche del lavoro nel terzo millennio e non sono ancora cambiate le persone che cercano lavoro; non è cambiata la loro formazione; non sono cambiate le loro competenze, mentre cresce la discrasia tra ricerca e offerta di lavoro. Anche a questo dovrebbero contribuire le riforme: nella scuola e in università; in sanità e nella ricerca; nel mondo dell’imprenditoria e in campo economico. Chi cerca lavoro lo fa spesso con atteggiamenti obsoleti e non riesce ad individuare le nuove opportunità in un mondo che cambia. Se creare lavoro è la sfida più urgente, anche sotto il profilo della coesione sociale, ci si può chiedere cosa stiamo facendo in un paese monopolizzato dall’opzione green pass, assai di più che dall’urgenza di intervenire con misure di aggiornamento reale nei modelli organizzativi e produttivi”. “Se vaccinarsi fa bene alla salute di tutti e il passaporto verde ne è una elementare conferma- continua BINETTI- ci si può e ci si deve chiedere se il governo non dovrebbe concentrarsi soprattutto nella creazione dei posti di lavoro secondo nuovi modelli e nuovi standard, aprendo la strada a nuove professioni o a nuovi modi di svolgere vecchie professioni. Chi deve fare le riforme, faccia le riforme, selezionando gli ambiti tra quelli che corrispondono maggiormente alle esigenze dei cittadini. In realtà sembra invece che a qualcuno piaccia giocare col fuoco, con le droghe facili e a buon mercato o con una morte a passo rapido ed accelerato”. “Chiediamo che le riforme su cui l’Europa insiste di più abbiano un corridoio privilegiato per facilitare l’arrivo delle risorse necessarie per creare posti di lavoro. Temiamo la scadenza del 31 dicembre, quando licenziare diventerà assai più facile e l’instabilità sociale avrà un’impennata difficile da controllare, più ancora del Virus. Per allora- termina BINETTI- va lanciato un grande piano di assunzioni a 360 gradi, con la chiarezza indispensabile per assumere persone competenti, senza cedere a facili clientelismi secondo un criterio meritocratico; l’unico in grado di creare un vero e proprio allargamento di orizzonti, in cui è possibile trovare nuovi spazi per nuovi posti di lavoro”. (Com/Sor/ Dire) 13:34 20-09-21 NNNN

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Source: News UDC Italia

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