Roma: Binetti (Udc), svolta possibile ma serve coinvolgimento governo
Roma: Binetti (Udc), svolta possibile ma serve coinvolgimento governo
NON SOLO SEMPLICE TEST AMMINISTRATIVO, IN DISCUSSIONE TENUTA SISTEMA POLITICO
(DIRE) Roma, 11 giu. – “Mancano quattro mesi alle prossime elezioni amministrative a Roma e l’attuale sindaca ha avuto tre mesi in più per confermare la sua pessima gestione: nella Capitale nulla funziona e ogni piccolo incidente si trasforma in un disastro annunziato. Dai rifiuti ai recenti allagamenti, dalla mancanza di decoro diffusa dal centro alle periferie, per non parlare della condizione dei cimiteri e della colonizzazione dei cinghiali. Tutto sembra paradossale e nessuno potrebbe invece immaginare che Roma è diventata l’icona di come il degrado possa essere ima malattia grave, progressiva e contagiosa. Apparentemente incurabile. E invece questa è la sfida che tutti candidati sindaci della Capitale dovranno assumersi coraggiosamente. Dovranno provare a dimostrare che dal degrado urbano, ormai incrostato nelle strutture e nelle infrastrutture, negli atteggiamenti e nei comportamenti dei suoi operatori a tutti i livelli, si può emergere e invertire la rotta, per tornare ameno a sognare nell’antica Caput mundi. Tutti dovranno provarci, compresa la Raggi che nonostante il flop indiscusso, ha deciso di riprovarci… pur avendo dimostrato livelli di incompetenza pressoché assoluti. Ormai la corsa al Campidoglio può cominciare. Ieri il centrodestra ha trovato l’accordo e ufficializzato la candidatura a sindaco di Enrico Michetti, con il magistrato Nicoletta Matone vicesindaco; insieme sfideranno oltre alla Raggi (M5s), Calenda (Azione) e l’ex ministro Roberto Gualtieri. Tranne Virginia Raggi, tutti sono d’accordo su un punto: la situazione della Capitale è disastrosa, ma le elezioni a Roma, capitale della Repubblica, non sono semplicemente un test amministrativo: mettono in discussione l’intera tenuta del sistema politico. D’altra parte governare Roma è tutt’altro che facile e le gestioni che si sono susseguite negli ultimi venti anni sono state così catastrofiche che esigono un approfondimento che vada oltre la mera descrizione della sua condizione di degrado assoluto”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, romana ed eletta a Roma nelle ultime legislature. “Chiunque sarà eletto, e ci auguriamo che questa volta sia il tandem del Centro Destra a prendere in mano la situazione, dovrà comunque sentirsi responsabile del malgoverno precedente e tentare di ripararne i danni tracciando una linea di priorità condivisa con i cittadini. La storia ci insegna come a Roma il governo appartenesse contestualmente al Senato e al popolo rimano: SPQR è scritto dovunque ed è qualcosa di più che uno slogan; è un programma di governo vero e proprio. Ma per questo servono risorse adeguate, mentre a Roma, contrariamente a quanto accade con le altre gradi capitali europee, si applicano le stesse disposizioni di un comune con poche migliaia di abitanti. Roma non ha affatto un assetto di governo metropolitano, al contrario di Parigi, Berlino e Londra. L’art. 114 della Costituzione prevede una legge speciale dello Stato per l’ordinamento di Roma capitale, ma a vent’anni esatti dalla previsione questa legge non è stata ancora adottata. E di questo dovrebbe occuparsi anche il Governo nei prossimi mesi, se vogliamo salvare Roma dall’ennesimo fallimento. Il Governo non può continuare ad ignorare il degrado della capitale senza sentirsene in qualche modo coinvolto. Soprattutto quando si tratta di un governo di larghe intese che dovrà gestire un flusso di miliardi come mai si è visto finora. Risorse da investire in un cambiamento radicale che va dalla pubblica amministrazione, in grandissima parte allocata a Roma con tutti i suoi ministeri, a una programmazione di interventi infrastrutturali degni di una capitale, dalla digitalizzazione ai trasporti, dal verde pubblico ai rifiuti, dalla viabilità al recupero urbanistico. E questa è la nostra speranza: che Roma torni ad essere il centro del Paese non solo in senso geografico, ma anche culturale, politico e soprattutto amministrativo”, conclude la senatrice Paola BINETTI, UDC.
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Source: News UDC Italia