“Conte non può essere l’ago della bilancia in una crisi di cui è lui stesso la causa principale. Draghi vada avanti anche senza il Movimento 5 Stelle. Il Paese non può permettersi una crisi che rallenterebbe tutto. Cresce il debito pubblico, si riduce il Pil atteso, si allontana il PNRR, con le risorse promesse e subordinate a risultati oggettivi. Un gruppo parlamentare come il M5S decide di dare il colpo di grazia ad un governo nato zoppo, azzerandolo definitivamente, mostrando quanto sia profonda l’incompetenza che si innesta sull’inesperienza dei suoi parlamentari. Oggi escono dall’Aula perché non sanno cosa fare; non lo hanno mai saputo; hanno improvvisato costantemente, alternando i no a qualsiasi proposta sensata e concreta con proposte velleitarie e populiste, sprovviste di sistemi di controllo e di valutazione. Oggi il M5S fa pagare la sua crisi di identità a tutto il Paese, scaricando sugli altri i propri errori e le proprie fragilità e Conte mostra pesantemente la sua inadeguatezza. Non ha mai governato nulla prima di essere catapultato al vertice del Paese e ora appare chiaramente come il re sia nudo, con tutta la sua incompetenza di cui non è in grado di assumere le responsabilità. Conte è apparso ieri sera in TV più confuso che mai, contraddittorio, inaffidabile; pronto a criticare tutto e tutti, per assumersi il merito di aver fatto tutto lui e solo lui quel che di buono c’è stato in questa legislatura. Che sia un uomo così a determinare il futuro della nazione è pura follia. E il parlamento non può lasciare un ruolo strategico e determinante a chi in tutta la legislatura non ne ha azzeccata nessuna e che ora si permette di opporsi a Draghi, la cui competenza e la cui esperienza sono al di sopra di ogni sospetto”. Lo sostiene Paola Binetti, senatrice dell’Udc.
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