1 maggio: Binetti (Udc), obiettivo lavoro umano
(ANSA) – ROMA, 01 MAG – “Sono troppo pochi gli italiani che fanno un lavoro che dà loro piena soddisfazione. Una élite di persone felice di ciò che fa, del consenso che ne riceve e del guadagno che ne ricava. Ha quindi senso parlare di festa dei lavoratori con così pochi lavoratori contenti? Varrebbe la pena considerarla la grande festa della speranza in un lavoro che possa dirsi pienamente umano, perché capace di rispondere ai bisogni fondamentali dell’uomo: essere e sentirsi utile agli altri; poter mettere i propri talenti in gioco in modo libero e creativo, responsabile ed efficace. Ma per questo tutta la lunga filiera dei lavoratori dovrebbe essere più e meglio coordinata: a cominciare dai vertici politici, economici e imprenditoriali. Ma con un PIL in caduta libera è difficile sognare e sperare in un cambiamento rapido del mondo del lavoro. Il Covid ha reso le cose indubbiamente più difficili, ma ora almeno su quel fronte le cose stanno migliorando. La vera preoccupazione è la guerra è per questo serve una nuova professionalità per affrontarla: dopo oltre 70 anni di pace manca l’esperienza concreta e tutti i lavoratori oggi vorrebbero una forte e chiara esperienza di pace e di professionalità rivolte allo sviluppo del Paese e del’Europa nel senso di una degna Pace condivisa”. Lo afferma Paola Binetti, senatrice dell’Udc.