“Il Def, in discussione oggi al Senato, non dimentichi le persone con disabilità. È urgente ridurre i costi energetici per le persone disabili che non sono in grado di affrontare i nuovi aumenti. Persone per cui l’energia elettrica è l’equivalente di una salva-vita, perché le loro carrozzine necessitano di energia per muoversi, i loro respiratori non funzionano senza energia e tanti altri apparecchi, compresa la macchina per la tosse. Ma loro non sono più in grado di far fronte al caro energetico. Anche a loro il Def deve prestare una attenzione controllata e selettiva. Due gli aspetti dominanti emersi: più aiuti per famiglie e imprese e maggiore libertà per eventuali scostamenti di bilancio in caso di peggioramento della situazione energetica. In altri termini il Parlamento è gravemente preoccupato davanti al progressivo impoverimento delle famiglie, soprattutto di quelle a più basso reddito, e davanti alle nuove difficoltà a cui stanno andando incontro le imprese, anche per i costi energetici in aumento continuo. La crisi provocata dalla guerra in Ucraina richiede più sforzi e più risorse di quelle stanziate finora. E il Def 2022 non può non tenere conto del fatto che la situazione attuale è di gran lunga meno favorevole rispetto a quella prevista nello scorso settembre, quando fu approvata la Nota di aggiornamento 2021. Il Parlamento teme inflazione e recessione e per questo chiede nuove iniziative espansive, per continuare a garantire liquidità alle imprese maggiormente colpite dalla crisi energetica e affrontare i problemi connessi alla scarsità di materie prime. C’è poi un bisogno umanitario improcrastinabile come quello di rafforzare le politiche di accoglienza nei confronti dei profughi ucraini, senza dimenticare le iniziative necessarie a risolvere le emergenze di carattere sociale che stanno acquistano anche in Italia aspetti drammatici”. Lo scrive in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc e responsabile del Dipartimento Pari Opportunità del partito.
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