Udc: Pankiewicz, non arretra ma già avanza, grazie alla felice intuizione del segretario nazionale Cesa
Udc: Pankiewicz, non arretra ma già avanza, grazie alla felice intuizione del segretario nazionale Cesa
In margine al convegno i cattolici tornino a farsi sentire “sui tetti”
del prof. Wojtek Pankiewicz, Responsabile Nazionale Ufficio Cultura Udc
Un «cambio di passo» nel laicato cattolico. È quello auspicato da oltre settanta associazioni cattoliche che da quasi tre anni si accompagnano in un percorso comune e che si sono ritrovate mercoledì 9 marzo all’Angelicum di Roma al convegno “Sui tetti”. Dunque “sui tetti”, come ci incoraggia il Vangelo quale sfida antropologica che si giochi anche attraverso le leve della politica, della legislazione e del diritto.
Il convegno è stato aperto dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente Cei, e chiuso da una lectio del segretario di Stato del Vaticano, cardinale Pietro Parolin.
Il presidente della Cei ha ricordato che «è doveroso lavorare per il bene comune dell’Italia, in un orizzonte europeo e internazionale, con carità e responsabilità…..per questo ai cattolici italiani è dunque chiesto uno sguardo a 360 gradi che chiama in causa alcuni binomi fondamentali: cultura e formazione, solidarietà e sussidiarietà, diritti e doveri».
“È piuttosto evidente che negli ultimi vent’ anni si è consumato un arretramento delle forze di ispirazione cristiana nella vita pubblica, a tutti i livelli”. Ha dichiarato il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nel corso della sua “lectio” conclusiva.
In un momento storico come quello attuale in cui vediamo i partiti agitarsi senza identità e cultura di riferimento e in cui, come ha giustamente evidenziato il card. Parolin, si è consumato un arretramento delle forze di ispirazione cristiana nella vita pubblica, a tutti i livelli, il nostro Segretario nazionale, on. Lorenzo Cesa ,con felice intuizione, già dal mese di dicembre scorso, si è reso conto che, come ha giustamente affermato il card. Bassetti, era necessario “chiamare in causa il binomio fondamentale cultura e formazione”. Così Cesa ha pensato che l’Udc dovesse profondere un impegno speciale per la riscoperta e la promozione della cultura politica del popolarismo, considerandola molto importante per il bene del nostro Paese, al fine di dare nuova concretezza a un popolarismo vivo e vitale per una nuova stagione politica, che l’Udc vuole promuovere con la convinzione che il vero cambiamento si fa con le idee e i comportamenti.
Così, sempre nel dicembre scorso, l’on. Cesa ha nominato il sottoscritto Responsabile Nazionale dell’Ufficio Cultura e il prof. Paolo Ferrara, Responsabile Nazionale dell’Ufficio Formazione. Insieme abbiamo dato vita all Consulta Nazionale Cultura e Formazione che inizierà i suoi lavori in Webinar, non a caso, il 21 marzo prossimo, primo giorno di primavera. Infatti, come la primavera rigenera e fa rifiorire, così anche noi con la Cultura e la Formazione vogliamo rigenerare e far rifiorire la Politica con la “P” maiuscola per portare il Paese fuori dal declino. Occorre, infatti, per questo, recuperare la tradizione popolare e cristiano democratica e il pensiero sociale della Chiesa, ponendo sempre la Persona al centro di ogni visione o progetto.
Una cultura cristianamente ispirata al servizio dell‘Italia e dell’Europa, per il bene comune, sull’esempio del pensiero e dell’azione dei principali protagonisti della storia del movimento cattolico da Giuseppe Toniolo, a don Luigi Sturzo, ad Alcide De Gasperi. Rivisitando pure ovviamente le radici del popolarismo, in particolare l’umanesimo integrale di Maritain e il personalismo comunitario di Mounier, che ci consentiranno di alimentare un impegno per la rigenerazione del contesto attuale caratterizzato da un individualismo sfrenato. Il nostro particolare impegno culturale sarà teso a dare un contributo significativo per dimostrare e diffondere l’attualità del loro pensiero e del valore della cultura cristiana come realtà fondamentale e costruttiva della vita buona della comunità. Prioritariamente occorre recuperare il solidarismo ormai smarrito, la vera sussidiarietà scomparsa anch’essa e l’ideale di giustizia sociale, visto che le disuguaglianze si allargano anziché restringersi.
Lo ha scritto in una nota il prof. Wojtek Pankiewicz, Responsabile Nazionale dell’Ufficio Cultura dell’Udc.
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Source: News UDC Italia