Salute: Binetti, Speranza avvii nuova fase di gestione della sanità
Salute: Binetti, Speranza avvii nuova fase di gestione della sanità
(DIRE) Roma, 11 feb. – “Oggi è tradizionalmente la Giornata del malato e in tempi di pandemia prolungata sono davvero tanti i malati che si sono sentiti trascurati e le cui condizioni di salute sono oggettivamente peggiorate. La stessa vita media in Italia, tra le più lunghe dell’intero pianeta, per la prima volta non solo ha avuto una battuta di arresto, ma si è oggettivamente ridotta. Sono dati Istat, che meritano la massima attenzione da parte di tutti noi e ci impongono un cambio di passo, che non può limitarsi al fatto che ora possiamo non mettere le mascherine all’aperto; possiamo riempire più e meglio stadi e teatri. Abbiamo bisogno di recuperare velocemente una serie di buone pratiche che riguardano la prevenzione e la diagnosi precoce di molte malattie che se diagnosticate tempestivamente hanno molte più opportunità di risolversi positivamente. La giornata del Malato ci invita a pensare ai pazienti oncologici, che in molti casi non sanno neppure di essere malati, per cui quando arrivano dal medico la patologia è già in stato di avanzata evoluzione. Occorre pensare a tutti i potenziali malati che potrebbero avere un infarto o un ictus, perché è da tempo che non fanno controlli. Il Governo deve uscire da uno stato di generica compiacenza, perché siamo tra i Paesi con il più alto tasso di vaccinazione al mondo, mentre il tasso di mortalità continua ad essere molto, troppo alto. Magra consolazione quella di chi sostiene che non sono tutti morti a causa del virus… Sono malati di tanti tipi diversi, che a causa del Covid sono stati trascurati! Persone affette da malattie cardiovascolari; malati oncologici e malati con patologie neurodegenerative e così via. Proprio in una giornata come oggi, il Ministro Speranza dovrebbe avere maggiore coraggio per ammettere errori ed omissioni e dare avvio ad una nuova fase di gestione della sanità.” Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che continua: “Il nostro Sistema sanitario Nazionale in questi ultimi due anni non ha funzionato come si addice ad un buon sistema, con una visione ampia ed integrata dei problemi, stabilendo priorità, ma senza dimenticare ciò che solo apparentemente non appare come prioritario. Le cause di decesso più frequenti in Italia sono da sempre di natura cardio-vascolare, oncologica, neurologica, infettiva o metabolica… e in questi anni si sono create delle sacche di attesa per esami diagnostici o per omesso follow up molto gravi. E da lì occorre ripartire, senza false promesse; senza ancorarsi a soluzioni avveniristiche di cui almeno per ora non c’è traccia. La gente non vuole più promesse in libertà, buone per apparire in TV, ma senza alcuna ricaduta sul piano pratico. Riaprire le sale operatorie è di gran lunga più urgente che aprire gli stadi; tagliare le file di attesa è ormai una priorità assoluta, anche per salvaguardare quel che resta di un sistema sanitario che si definisce ancora universale e gratuito. La Giornata del malato serve anche per questo: per curare nel miglior modo possibile i malati e concentrarsi su di loro, evitando di scivolare nella dialettica sterile di chi invoca l’eutanasia a tutto spiano.”
(Com/Rai/ Dire)
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