Ambiente: Novello (Udc), siccità e mutamenti climatici, Udc esprime grave preoccupazione
Ambiente: Novello (Udc), siccità e mutamenti climatici, Udc esprime grave preoccupazione
I dati dell’Osservatorio Geofisico di Unimore, l’Università di Modena e Reggio Emilia, confermano che il 2021 è stato un anno contrassegnato da caldo e siccità, con la temperatura media di 15.7°C e le precipitazioni complessive di 357.0 mm. Quindi un anno caldo, con una siccità rilevante. L’anno più caldo rimane ancora il 2014, con 16.3 °C.
Da sottolineare come l’estate 2021 sia stata decisamente la più calda, con preoccupanti ondate di calore che hanno portato le temperature a sfiorare i 50 °C.
Anche per quanto riguarda la siccità, il 2021 è stato un anno drammatico. In passato solo due anni sono stati colpiti da una spaventosa siccità: il 1834 e poi il 1983. Erano quindi circa quarant’anni che non si verificava una tale scarsità di precipitazioni.
Comunque il 2021 è stato preceduto da due anni in cui le precipitazioni sono state abbondanti: il 2020 e il 2019.
Entrando ancora di più nello specifico del rapporto dell’Osservatorio Geofisico di Unimore, colpisce anche il numero dei disastri causati da eventi climatici estremi nel 2021:
97 allagamenti da piogge intense;
46 casi di trombe d’aria;
17 danni dovuti a grandinate intense;
13 frane causate da piogge intense;
11 esondazioni fluviali.
Inoltre negli ultimi 10 anni in Italia sono stati registrati ben 1.181 fenomeni meteorologici che hanno provocati gravi danni alle infrastrutture in ben 637 comuni. Alto anche il dato che riguarda le vite umane: sono 264 vittime del maltempo in 10 anni, oltre 27mila le persone evacuate tra il 2016 e il 2020, 320mila dal 1971 ad oggi ( fonte CNR).
Gravissimi poi, gli impatti in tutto il mondo per le conseguenze delle catastrofi che hanno colpito città, strade, linee ferroviarie, aziende, senza risparmiare niente e nessuno.
Davanti a tutti gli effetti devastanti della crisi climatica e ambientale, le scelte politiche sono sempre deboli, tardive e inadeguate, anche perché le istituzioni sottovalutano da sempre l’impatto provocato dallo sconvolgimento del clima sulla nostra vita quotidiana.
Non è più rinviabile, da parte degli Stati, il raggiungimento dell’obiettivo che ci si è dati con la Strategia Europea per la Biodiversità, approvata dall’Unione Europea.
Un obiettivo che intende tutelare, entro il 2030, il 30% del territorio e dei mari.
Appare assolutamente urgente rispondere con misure forti ed efficaci, agli sconvolgenti effetti dei violenti mutamenti climatici, che purtroppo aumenteranno col passare degli anni, rappresentando un pericolo anche per la presenza dell’uomo sul pianeta. Ed è giusto che si dicano le cose con chiarezza e senza mezze misure, anche urlando, perché chi non vuole intendere, intenda. Diventa sempre più a rischio il futuro dell’umanità sul pianeta!!
E non è una frase fatta per spaventare o intimorire. Noi ci troviamo all’inizio di una catastrofe ambientale senza precedenti, causata dagli effetti di mutamenti climatici rapidissimi e violentissimi, che stanno già provocando fortissime instabilità, insicurezza alimentare, epidemie, col rischio anche di incontrollabili migrazioni di milioni di persone.
Citiamo solo i casi di paesi come Somalia, Kenya ed Etiopia, giusto per citare alcuni dei più colpiti, dove l’ondata di siccità ha provocato conseguenze gravissime:
La fame. Le scorte alimentari si sono esaurite rapidamente. Per la siccità, i terreni inaridiscono e i raccolti vanno perduti al 90%. Intere popolazioni di milioni di persone sono ridotte alla fame.
Il bestiame. Il destino di mandrie e greggi si è fatto veramente nero: muoiono mandrie di capre, pecore, bovini e cammelli. In alcune aree è morto l’80% del bestiame. La gravità di quanto sta accadendo la si può comprendere pensando a paesi dove circa un terzo dell’economia è legato interamente all’allevamento (cfr dati: ActionAid.org.uk).
Luigi Novello Responsabile ufficio ambiente UDC
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