Ambiente. Europa spinge su biometano, le riflessioni Udc
Ambiente. Europa spinge su biometano, le riflessioni Udc
“Finalmente qualcosa si muove in Europa. La Commissione UE inizia ad adottare decisioni importanti per il futuro del nostro pianeta. Come sappiamo, e in questa sede ne stiamo parlando ormai da tempo, è necessario intervenire a livello europeo, oltre che in ogni singolo Stato, per affrontare la transizione ecologica e ambientale con determinazione. È sotto gli occhi di tutti come gli eventi climatici, catastrofici e imprevedibili come non mai, siano ormai sempre più frequenti e sempre più devastanti. Per cui contenere l’aumento delle temperature è importante, anzi importantissimo, mentre garantire l’applicazione degli accordi internazionali è fondamentale. Ora dobbiamo pensare anche al futuro dei combustibili, con decisioni che avranno ricadute economiche e riflessi sociali importanti per gli Stati e per i singoli cittadini.
La Commissione Europea proprio di recente si è determinata sui cicli del carbonio sostenibili. Riconoscendo come la cattura e lo stoccaggio di CO2 siano soluzioni importanti e necessarie per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L’UE incoraggia le pratiche di ‘carbon farming’, nonché l’uso delle bioenergie combinato con la cattura e lo stoccaggio o l’utilizzo del carbonio. Si tratta comunque di pratiche già implementate dai produttori di biogas e biometano in tutta Europa. L’aspetto politico del documento adottato dall’ UE è importante perché rappresenta un passo in avanti verso il pieno riconoscimento dei benefici ambientali della produzione sostenibile di biogas e biometano.
Le esperienze finora fatte su queste versante, hanno convinto sia gli studiosi che le associazioni di categoria e gli esperti del settore che il bíometano sia un’opportunità per la valorizzazione dei rifiuti organici e dei sottoprodotti agricoli. Per cui ci troviamo davanti ad un possibile protagonista nella produzione energetica del nostro paese. Si tratta di una fonte accessibile e continuativa per tutto l’anno capace di sostenere le rinnovabili più fluttuanti nella produzione annuale. Sappiamo benissimo come il biometano sia una fonte di energia rinnovabile che si ottiene da biomasse agricole, agroindustriali e la frazione organica dei rifiuti solido urbani. Ma quello che più conta è che l’utilizzo del biometano consenta di rispondere agli obiettivi di riduzione delle emissioni, sfruttando le reti gas esistenti e consentendo quindi l’aumento della produzione nazionale.
Il biometano può ricoprire un ruolo decisivo nella sicurezza energetica del Paese.Abbiamo comunque bisogno che il paese punti sempre di più sulla ricerca, stanziando maggiori risorse. Non dimentichiamo che siamo fra gli ultimi paesi europei per il finanziamento pubblico della ricerca. Ma su questo terreno, l’innovazione è sempre più auspicabile, la ricerca è sempre più indispensabile, diversamente sarà complicato raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica, avendo sempre più bisogno di armi mezzi e armi potenti che solo la ricerca può garantire.
La salute del pianeta è sempre più a rischio e noi non possiamo rinunciare alla qualità della ricerca e allo sforzo economico indispensabile per mettere il pianeta in sicurezza”.
Luigi Novello, responsabile ufficio ambiente Udc
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