Green Pass: Binetti (Udc), salute sia tutelata dovunque e comunque
Green Pass: Binetti (Udc), salute sia tutelata dovunque e comunque
(DIRE) Roma, 6 ago. – “Green Pass obbligatorio per ‘quasi’ tutti ed è in quel quasi che si annidano le contraddizioni del sistema, la sensazione che la misura non sia poi così giusta, né così rigorosa come sarebbe stato auspicabile. E’ la notizia che campeggia su tutte le prime pagine dei quotidiani, ma è sui social dove appare accompagnata da quei commenti, che danno la misura della spaccatura che c’è nel paese in fatto di virus, vaccini e green pass. Si comincia dalle scuole: oltre all’obbligo per gli studenti universitari, ma non per i minorenni, tutto il personale scolastico e universitario dovrà presentare la certificazione verde per poter svolgere il proprio lavoro. Il mancato rispetto delle disposizioni è considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso senza alcuna retribuzione”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, da sempre favorevole ai vaccini per tutti. “Il documento sarà necessario anche per i trasporti a lunga percorrenza – afferma BINETTI- ma non sarà obbligatorio per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per i treni regionali, dove invece si crea il maggior assembramento di persone. Gli esercenti di bar e ristoranti dovranno controllare che i clienti che consumeranno al tavolo all’interno dei locali abbiano il Green pass, ma non possono procedere ad una eventuale verifica dei documenti di identità dei clienti. E soprattutto non è detto da nessuna parte che loro per primo dovranno essere vaccinati e dovranno avere la relativa certificazione. In quanto ai clienti degli alberghi, coloro che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso nelle strutture non dovranno utilizzare il green pass. Si dà per scontato che qualcuno abbia verificato prima. Viene ridotta a 7 giorni la quarantena per i positivi vaccinati, ma andrà comunque confermata da un tampone alla fine del periodo. Di 10 giorni è invece la quarantena per i non vaccinati. I test rapidi in farmacia costeranno 8 euro per la fascia di età tra i 12 e 18 anni e 15 euro per tutti gli altri”. “Insomma – aggiunge- vaccini e Green pass sono oggi un pò più obbligatori di ieri, ma ancora non abbastanza per i rigoristi e fin troppo per gli altri. Il che tradotto in termini politici significa che Salvini perde la sua scommessa sulla libertà con responsabilità dei cittadini e vincono quelli che sostengono ad oltranza i vaccini, Costi quello che costi”. “Vaccini assolutamente sì, ma con razionalità scientifica. I dati disponibili fino ad oggi evidenziano l’efficacia della vaccinazione nel ridurre la malattia grave e la mortalità, soprattutto nei soggetti fragili. Negli ultimi tempi, ed in particolare in previsione della riapertura delle scuole a settembre, la scelta di vaccinare tutti i docenti dovrebbe impedire di avere un altro anno scolastico all’insegna della Didattica a Distanza, con ciò che questo comporta in termini di minore apprendimento, accentuazione delle disuguaglianze, rischi per la salute psicofisica e per lo sviluppo della socialità degli studenti e delle studentesse. Ma se i trasporti sono stati considerati da sempre il nodo cruciale per la scuola, per gli assembramenti che li caratterizzano al momento dell’attesa e durante il tragitto, non si capisce perché non si possano avere mezzi dedicati ai ragazzi e autisti vaccinati. Se occorre essere vaccinati e certificati quando si consuma all’interno di un bar o di un ristorante, come è possibile che non lo siano baristi, camerieri e ristoratori in senso lato?”, conclude la senatrice. (Red/ Dire)
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Source: News UDC Italia