Vaccino: Binetti (Udc), flop Reithera, quanto influirà sulla campagna?
Vaccino: Binetti (Udc), flop Reithera, quanto influirà sulla campagna?
(DIRE) Roma, 15 mag. – “Non c’e’ pace sui vaccini, almeno in Italia. Dopo la strana vicenda a cui e’ stato sottoposto AstraZeneka, per cui l’Europa ha sospeso il rinnovo del contratto pur continuando a ribadirne l qualita’ e l’efficacia, ora tocca al piu’ italiano tra i vaccini: Reithera, a cui la Corte dei conti ha sospeso i finanziamenti. Lo ha comunicato la stessa Corte dei conti che ha raccontato i vari passaggi del confronto avuto con il ministero dello Sviluppo per oltre due mesi, con lo scopo di sostenere la produzione del vaccino ReiThera nello stabilimento di Castel Romano, a due passi da Roma. Il decreto prevedeva un finanziamento di 50 milioni su un totale di 80 milioni, ma il decreto e’ stato ricusato e l’atto non e’ stato quindi ammesso alla registrazione. Il che in parole povere significa che almeno per ora il vaccino italiano non si fara’ e le dose di vaccino previste entro la fine dell’anno non arriveranno. Difficile capire cosa sia successo davvero, ma quel che e’ certo e’ che e’ saltato l’Accordo sottoscritto il 17 febbraio 2021 dal Ministero dello Sviluppo economico, da Invitalia spa e dalla Societa’ ReiThera srl, per sostenere il programma di sviluppo del nuovo vaccino. L’asse Pfizer-Moderna va definendo sempre piu’ e sempre meglio il suo potere contrattuale, sbaragliano per motivi diversi tutti i possibili concorrenti, dal momento che anche sullo Sputnik si vanno concentrando molti dubbi e moltissime perplessita’. Per ora noi ci godiamo l’Italia in giallo e facciamo sogni sulla prossima ripresa economica, sulla maggiore liberta’ di spostamento, e sulla certezza che raggiungeremo l’immunita’ di gregge entro il prossimo settembre. Ma il ridursi delle possibilita’ di approvvigionamento e soprattutto la dipendenza sempre piu’ stretta da un unico fornitore, o tutt’al piu’ da due, pone molti interrogativi che meritano di tradursi in una qualche interrogazione parlamentare.” Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che continua: “Molto spesso non abbiamo condiviso le scelte e le decisioni dell’ex commissario Arcuri e abbiamo salutato positivamente la sua sostituzione con il generale Figliuolo, che a dire il vero sta procedendo in modo molto efficace, con il consenso generale. Cosa mai avvenuta con Arcuri, che comunque continua a presiedere Invitalia e quindi sarebbe stato in gran parte corresponsabile della produzione del nuovo vaccino ReiThera, da lui intensamente voluto e reclamizzato come prodotto della eccellenza italiana prima ancora che cominciasse ad esistere. Ma questa fine ingloriosa del nuovo vaccino, ripeto, a trazione pressoche’ esclusivamente italiana esige degli approfondimenti tempestivi. Una settimana fa, il 4 maggio 2021, l’Ufficio di controllo della Corte dei Conti ha ritenuto che le risposte fornite dall’Azienda produttrice del vaccino non fossero adeguate a superare le osservazioni che erano state formulate. E l’11 maggio 2021, la Sezione centrale della Corte, ha rifiutato il visto sul decreto, per cui l’atto non e’ stato registrato e la produzione del vaccino Reithera sospesa. Tutto cio’ dopo che il Governo, soprattutto il Conte bis, avevano dato come positivamente conclusa l’intera trattativa e avevano sollevato speranze ai limiti della certezza, tanto da far rientrare il nuovo vaccino nella programmazione complessiva della campagna di vaccinazione. Poiche’ cio’ non potra’ accadere, e’ necessario ottenere tutte le spiegazioni necessarie per capire cosa stia accadendo in un campo cosi’ delicato come quello della salute umana, e in un tempo cosi’ drammatico per cui il vaccino oggi rappresenta un vero e proprio farmaco salvavita.” (Com/Rai/ Dire) 11:07 15-05-21 NNNN
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Source: News UDC Italia