Governo: Binetti (Udc), cambiamolo, soprattutto gli uomini

(DIRE) Roma, 12 gen. – “La crisi procede di giorno in giorno, a passi veloci, con una sola prospettiva: quella segnata da Renzi con i suoi trenta punti e in gran parte rispedita al mittente dai suoi alleati. Nel frattempo il paese precipita in un vero e proprio baratro economico-sanitario. Il Paese non capisce; le famiglie soffrono in maniera sempre piu’ palpabile; la disoccupazione dei grandi e i ventilati scioperi degli adolescenti creano un mix esplosivo, che il 30 marzo allo scadere della fatidica data che blocca i licenziamenti puo’ accendere una miccia ben difficile da controllare. Nel frattempo l’operazione vaccini tra pubblici encomi: siamo il paese che ha vaccinato piu’ persone e delusioni concrete. Ai circa 700.000 vaccini finora somministrati, corrispondono comunque oltre 59 milioni di italiani in attesa di vaccinazione. C’e’ un oggettivo rallentamento nei vaccini in arrivo; oltre alla piu’ volte denunciata carenza di personale c’e’ la diffusa consapevolezza che il vaccino italiano di AstraZeneka, oltre ad essere fortemente in ritardo, e’ per almeno un 30% meno efficace del ben piu’ potente ed efficace Pfeizer e Moderna. E dell’ultimo vaccino tutto italiano: Reithera, si sa solo che e’ ancora molto lontano da trovare una applicazione efficace concreta. La crisi sanitaria e’ grave anche per gli indici di diffusione e per il costante numero dei morti: ma ha il suo vaccino come orizzonte di speranza. Non cosi’ per la crisi economica che appare sottrarre sempre piu’ linfa vitale alle famiglie e alle imprese. Ma il governo sembra piu’ concentrato su se stesso e sulla sua sopravvivenza, attento piu’ alla spartizione interna del potere che privilegi l’uno piuttosto che l’altro, che non all’oggettivo dramma di un Paese sull’orlo della bancarotta”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI (Udc), che continua: “Non si tratta di arruolare questo o quel responsabile in una situazione cosi’ fragile, per dare alla maggioranza la parvenza di un respiro in piu’. Serve cambiare strutturalmente l’impianto del governo, con un esplicito coinvolgimento di tutte le forze politiche, scegliendo tra loro i piu’ competenti e responsabili. Perche’ non dimentichiamo che questa crisi senza precedenti e’ dettata anche dalla improvvisazione e dalla incompetenza di chi ci governa. Sono molti i ministri che non sono stati all’altezza della situazione ne’ avrebbero potuto esserlo data la macroscopica mancanza di una qualsivoglia esperienza professionale; curriculum cosi’ inconsistenti non sarebbero stati presi in considerazione in nessuna azienda, neppure nella PA!. Eppure governano il paese per slogan e per sentito dire, oscillando tra questo e quell’esperto che arruolato per fare da yes man, quando si esprime facendo riferimento a competenze reali e’ facilmente allontanato dal suo ruolo e rimpiazzato dall’onnipresente Arcuri. Cambiamo governo, ma cambiamo soprattutto gli uomini al governo, e non solo le donne, come si ventila da qualche parte… Vogliamo gente che sappia governare e che non si faccia travolgere ne’ da fantasie ne’ da ideologie. Gente che risolva problemi, senza indugiare in giochetti di palazzo”.

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Source: News UDC Italia

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