Covid: Binetti (Udc), attenzione al rischio di un’eutanasia strisciante
Covid: Binetti (Udc), attenzione al rischio di un’eutanasia strisciante
(DIRE) Roma, 30 ott. – “Nel tam tam delle notizie che affollano i nostri tg e i vari talk show i numeri del coronavirus occupano da mesi il posto principale. E nella attuale recrudescenza del virus serpeggia l’insoddisfazione generale per la carenza di letti in terapia intensiva: una sorta di minaccia che spaventa tutti. Dai professionisti impegnati nel difficile lavoro di cura, ai pazienti ricoverati sotto delicate campane di vetro che sembrano rendere piu’ difficile il respirare, anche quando di fatto sono lo strumento piu’ efficace nell’emergenza che stanno vivendo. Ma spaventa moltissimo anche i familiari, preoccupati del fatto che, nonostante la malattia, ai propri cari giungano le migliori cure possibili. Il sospetto, un vero e proprio incubo, che serpeggia tra tutti viene dalla Svizzera e ha il tono drastico di una societa’ abituata a decidere senza dubbi e alternative come accade invece dalle nostre parti. La Svizzera sceglie: rianimazione negata agli anziani malati di coronavirus. Una sorta di eutanasia passiva, effettuata con la omissione di cure”. Lo denuncia Paola BINETTI, senatrice dell’Udc. Poi, prosegue: “Il protocollo per le cure in caso di sovraffollamento delle terapie intensive e’ chiarissimo e il presidente dell’ordine dei medici in Svizzera ha affermato: e’ pesantissimo, ma cosi’ le regole sono chiare. D’altra parte i numeri in Svizzera sono altrettanto drammatici, e forse anche piu’, che da noi. L’altro giorno c’erano 6.592 contagi e 10 morti, con un rapporto di circa 500 casi ogni 100 mila abitanti. Il doppio dell’Italia, cinque volte piu’ che in Germania. L’accademia svizzera delle Scienze mediche e la societa’ svizzera di Medicina intensiva, nel rischio di essere travolta dal picco della pandemia, ha posto in vigore dal 20 marzo un documento, anche se ufficialmente non ancora adottato, dal titolo: ‘Triage dei trattamenti di medicina intensiva in caso di scarsita’ di risorse’. E i malati sono stati classificati in vari livelli: ad ogni livello corrisponde o meno la possibilita’ di essere rianimati”.”In Olanda- continua BINETTI- poche settimane fa e’ stato dato il via libera all’eutanasia per i bambini sotto i 12 anni, con il consenso dei genitori, se soffrono in modo insopportabile. Dopo i 16 anni non e’ piu’ necessario il consenso dei genitori. L’esperienza di questi anni mostra che una volta legalizzata l’eutanasia le garanzie sono lentamente, ma inevitabilmente, abbandonate seguendo criteri per l’accesso sempre piu’ estesi. E pochi giorni fa, il 17 ottobre per precisione, anche i neozelandesi hanno votato con un referendum a favore dell’eutanasia e oggi venerdi’ 30 ottobre saranno pubblicati i risultati finali. La decisione sull’eutanasia sara’ vincolante, anche perche’ le legge che consente la morte assistita per mano di un medico e’ stata approvata in Parlamento l’anno scorso. La legge entrera’ in vigore nel novembre 2021. Ora in Italia, in piena ripresa della pandemia, in carenza di letti di Terapia intensiva, con un dibattito alla Camera sulla legge sull’eutanasia, che sara’ sicuramente posto all’odg dopo aver approvato la discutibilissima legge Zan, come si regolera’ il governo, che nulla ha fatto in questi mesi per creare letti di Intensiva e sub-intensiva, ma ha lasciato ampio spazio al dibattito sull’eutanasia?” Per BINETTI “ci sono forme di eutanasia per omissione di cura che sono ben piu’ gravi di quanto si possa supporre, dal momento che forzano l’approvazione di una legge, con l’idea di regolamentare una prassi che in modo sottile si sta imponendo nel contesto di un mondo in cui l’eutanasia corre il rischio di diventare un diritto e la vita un peso per la comunita’, soprattutto se si tratta di una vita fragile e piu’ bisognosa di cure”. (Com/Anb/ Dire) 12:03 30-10-20 NNNN
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Source: News UDC Italia