Dl Covid: Binetti (Udc), governo arrogante e aggressivo

(DIRE) Roma, 23 set. – “Oggi riprendono i lavori nell’aula di Palazzo Madama, dopo i risultati del referendum, con la vittoria scontata del si’, frutto del populismo di prammatica di questo governo, e l’ulteriore affermazione del centrodestra nelle elezioni regionali, che vede un singolare dis-equilibrio con 15 regioni al centrodestra e cinque al centrosinistra. Il vero paradosso e’ che il governo ripropone di approvare un dpcm mettendo la fiducia, nonostante le reiterate affermazioni del premier e dei leader della sinistra che ribadiscono la solidita’ del governo. Un governo tanto solido da temere la piu’ scontata delle forme di un confronto leale e democratico”. Lo dice Paola BINETTI, senatrice dell’Udc. Per BINETTI “l’emergenza, che data dal 31 gennaio di quest’anno, e’ diventata l’alibi permanente per imporre la formula dpcm-fiducia, come unico strumento di potere dell’esecutivo, che continua a mortificare il lavoro parlamentare. Ed e’ solo una delle forme di arroganza piu’ aggressive con cui si manifesta la sofferenza della democrazia italiana: il coronavirus ne sta minando, con la strumentalizzazione del governo, la salute profonda. Nel rapporto fiducia-gestione dell’emergenza passano sotto silenzio molti segni che rivelano sprechi ed errori del governo, tanto piu’ preoccupanti se visti nella prospettiva dell’arrivo del Recovery Fund”. “Tagliare di un terzo il Parlamento, quando il Parlamento e’ ridotto all’impotenza, e’ perfino poco- aggiunge BINETTI- si poteva optare per un taglio piu’ radicale, con un risparmio ancora piu’ consistente. Mentre si ignorano i costi che il governo ha spostato dal Parlamento alla miriade di commissioni e di esperti ad personam, a sostegno di ministri in gran parte inadeguati ed incompetenti. Si ignorano gli sprechi legati alla cattiva gestione di determinati appalti, relativi alla scuola, alle mascherine, ai banchi, alle bici, ecc…”. Si tratta, osserva BINETTI, di “sprechi legati all’immagine che il governo vuol dare a salvaguardia di una tutela di diritti come l’istruzione e la salute, che richiederebbero ben altri strumenti e ben altri processi innovativi. Votiamo oggi un dpcm inutile con il piu’ stantio degli strumenti che limitano la liberta’ e l’autonomia del Parlamento. Peccato; il referendum avrebbe potuto suggerire perlomeno una formula del tipo: meno parlamentari, ma piu’ impegnati e piu’ rispettati. Non e’ cosi’. La demagogia populistica continua”. (Com/Anb/ Dire) 13:56 23-09-20 NNNN

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Source: News UDC Italia

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