Crisi: Binetti (Udc), demografica e politica, due facce della stessa medaglia
Crisi: Binetti (Udc), demografica e politica, due facce della stessa medaglia
(DIRE) Roma, 14 lug. – “La crisi generata dalla recente pandemia, peraltro non ancora conclusa, ha due indicatori quantitativi drammatici nella loro eloquenza: il numero dei morti e l’ingente caduta del Pil che misura l’impoverimento del nostro Paese. Con tutte le conseguenze che ne derivano. Ma altri due indicatori di crisi, non meno importanti, risalgono alla fine del 2019, prima quindi della pandemia, e riguardano la riduzione della popolazione in Italia. A fine dicembre 2019 la popolazione italiana era diminuita di 188.721 unita’ rispetto all’inizio dello stesso anno; una riduzione dovuta a due fattori: l’ennesimo record negativo delle nascite e un significativo aumento del numero di cancellazioni anagrafiche per l’estero. Per il quinto anno consecutivo e’ diminuito il numero dei bambini nati. Nel 2019 sono stati iscritti all’anagrafe 420.170 bambini contro i 439.747 del 2018, con una flessione negativa del 4,5%, peggiore della precedente, che era stata del 4%. La differenza tra nuovi nati e il numero di decessi e’ stato nel 2019 di -214.000 unita’. Un quadro aggravato dall’aumento delle cancellazioni anagrafiche delle persone che si son o trasferite all’estero: nel 2019 sono state 182.154, 25mila persone in piu’ dell’anno precedente (+16,1). Sono numeri tutt’altro che freddi: sono dati statistici che mostrano inesorabilmente il declino del nostro paese. E il paradosso e’ che da un lato abbiamo la perdita di speranza delle nuove generazioni che non mettono piu’ al mondo figli e dall’altro la delusione, per lo piu’ di pensionati, che si sottraggono ad una pressione fiscale che li spoglia giorno per giorno delle risorse guadagnate lavorando una vita intera.” Lo afferma la senatrice Paola Binetti, Udc, che continua: “E il 2020 si presenta come un anno a saldi ulteriormente negativi, nella piu’ profonda indifferenza del governo, che su ognuno di questi fronti non sembra assolutamente voler intervenire tempestivamente ed efficacemente. Le tanto auspicate politiche demografiche sono a zero; non c’e’ lavoro per i giovani; del tutto assente una adeguata politica per la casa e per i trasporti. Ma soprattutto, genera profonda incertezza la delirante politica della ministra dell’Istruzione con la fitta nebbia che circonda la scuola dell’infanzia pubblica, sia quella statale che quella paritaria. Nessuna giovane madre si azzardera’ ad avere altri figli, constatando la carenza assoluta di servizi e di risorse per i bambini. Tra i tanti decreti gia’ pubblicati o in via di pubblicazione, non c’e’ una sola parola per rilanciare le politiche demografiche o politiche a favore dei pensionati. Le tasse che gravano su questi ultimi son o inique per intensita’ e per accanimento sistematico. Impossibile in questo clima pensare a nuove nascite; ma altrettanto impossibile pensare a continuare a vivere in uno stato che promette cio’ che non mantiene e prende cio’ che non gli appartiene. Questa e’ la vera crisi di un Paese svuotato dalla fiducia verso chi governa e sempre in attesa di una soluzione migliore, che comunque non arrivera’ da questo governo!.” (Rai/ Dire) 12:38 14-07-20 NNNN
Source: News UDC Italia