Dl Elezioni: Binetti (Udc), caos in Senato, governo abusa di Dl e fiducia
Dl Elezioni: Binetti (Udc), caos in Senato, governo abusa di Dl e fiducia
DL ELEZIONI. BINETTI: CAOS IN SENATO, GOVERNO ABUSA DI DL E FIDUCIA (DIRE) Roma, 19 giu. – “Il caos che si e’ verificato in Senato in occasione dell’ennesima fiducia posta dal Governo e’ una dimostrazione senza appello della crisi che da tempo esiste nella maggioranza. Ieri sera, sia pure per un errore tecnico di natura informatica, e’ apparso chiaramente che in Aula non c’era la maggioranza. Appesa ad un unico voto, come ai tempi del secondo governo Prodi, quando il governo cadde in Aula, proprio al senato, per mancanza di consenso interno. Nella bagarre che ha preceduto la votazione di questa mattina in Aula, per ripetere il voto di ieri sera, c’e’ stato un rimbalzo di responsabilita’ tra leadership politica e leadership tecnologica, che ha mostrato le falle di entrambi i sistemi. Ma se la mancanza del numero legale di ieri e’ stata la prova della demotivazione che serpeggia nella maggioranza, e’ stata anche la risposta di un centrodestra stanco di essere costantemente esautorato nelle sue prerogative; moralisticamente sollecitato a collaborare e poi sistematicamente ignorato nei suoi diritti di rappresentanza. Maggioranza che invece e’ stata raggiunta questa mattina con 158 voti, dopo una chiamata alle armi stringente che ha raggiunto nella notte tutti ma proprio tutti i senatori della maggioranza”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, Udc, che continua: “All’inizio del secondo Governo Conte la somma delle tre forze di maggioranza lasciava presagire un margine di sopravvivenza di 162 senatori: 107 grillini, 51 dem e 4 LeU. A loro pero’ andavano aggiunti Casini e Bressa, entrambi delle Autonomie, eletti grazie al Pd; il partito del Sud Tirolo, i senatori del Maie eletti all’estero e alcuni ex M5S, espulsi in seguito alla storia dei mancati versamenti dei rimborsi e i senatori a vita, generalmente filogovernativi. Per un totale di senatori che complessivamente poteva arrivare a 180 senatori. A questo punto anche la Fiducia di oggi con 158 voti a favore del governo appare decisamente debole. Non e’ questione di aritmetica, ma di pesante crisi di fiducia: il governo non ha la maggioranza assoluta perche’ e’ lui che per primo che non si fida della sua maggioranza. Non si fida della prassi parlamentare che a livello costituzionale pone il Parlamento al centro del dibattito politico e considera del tutto eccezionale sia il ricorso alla decretazione d’urgenza che alla fiducia. Quanto accaduto tra ieri sera e oggi e’ il segno concreto dello scavalcamento della prassi parlamentare, esautorata ogni giorno di piu’ da un governo che non e’ all’altezza del suo mandato. Un governo che non sa governare e che proprio per questo si ostina a governare in modo autoreferenziale ignorando il ruolo e la responsabilita’ del Parlamento. Il governo usa e abusa del parlamento in modo che non e’ assolutamente all’altezza di una Repubblica parlamentare”. (Com/Lum/ Dire)
Source: News UDC Italia