Def: Binetti (Udc), aumento iva? Tragedia annunciata e mal affrontata
Def: Binetti (Udc), aumento iva? Tragedia annunciata e mal affrontata
(DIRE) Roma, 17 apr. – “L’approvazione del DEF arriva contestualmente al temuto annuncio dell’aumento dell’IVA, conferma evidente di due linee costanti dell’attuale governo: l’improvvisazione nelle scelte e la negazione dei dati di realta’. Dopo una campagna informativa che dura da oltre un anno, di stampo semi-elettorale, tutta giocata all’insegna ‘del No problem, qui tutto bene’, oggi finalmente il governo deve prendere atto che il re e’ nudo. E la contraddizione assoluta tra aumento dell’Iva e approvazione della Flat tax da’ la strana sensazione di uno strabismo schizofrenico. E il nuovo DEF non puo’ che trascinare con se’ tutte le critiche possibili. La politica economica del governo in questo primo anno e’ apparsa confusa, velleitaria, ipocrita e inconcludente. E i cittadini non possono che prenderne atto, nella speranza che almeno l’aumento dell’IVA generi consapevolezza nella logica delle prossime elezioni. Reddito di cittadinanza, quota 100, Flat tax, tutto previsto nel contratto di governo, dove pero’ non si dice l’unica verita’ incontrovertibile: il costo lo pagheranno sempre e comunque i cittadini, nel piu’ classico dei modi, con l’aumento delle tasse. Tria, con il suo annuncio chiaro e secco, si e’ ripreso la scena e se tra i due litiganti il terzo gode, quel che conta e’ che cominciano a soffrire in modo sempre piu’ lucido i cittadini”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI (Udc), che oggi in Commissione ha votato no al DEF. “La crisi economica del Paese- aggiunge- appare sempre piu’ drammatica ed esplode la classica sindrome della casalinga che, quando va al mercato, scopre che i soldi di ieri non bastano piu’ per la spesa di oggi. Non sa ne’ come ne’ perche’, ma sa che la stagnazione economica oltre ad aver creato disoccupazione e poverta’, ora ridurra’ in modo sempre piu’ evidente il potere d’acquisto delle sue gia’ modeste risorse economiche. Semplicemente non arriva piu’ ne’ alla fine ne’ alla meta’ del mese. Non arriva a soddisfare i bisogni elementari della sua famiglia e capisce che non basta invocare il cambiamento per ottenere un cambiamento efficace. Urge competenza, esperienza e coraggio per mettere mano ai cantieri, alle nuove infrastrutture, al rinnovamento tecnico-scientifico delle nostre attrezzature obsolete. Il guaio e’ che l’IVA aumentera’, ma non generera’ investimenti; servira’ solo a far fronte ad un debito pubblico cresciuto ancora una volta, supportera’ misure di tipo assistenziale e manterra’ il paese al di sotto della soglia di sopravvivenza, finche’ qualcun altro non prendera’ in mano le cose in ben altro modo. Ma per questo attendiamo le europee…”. (Vid/ Dire) 14:17 17-04-19 NNNN
Source: News UDC Italia