Cina: Binetti (Udc), accordi tra perplessità e speranze
Cina: Binetti (Udc), accordi tra perplessità e speranze
(DIRE) Roma, 23 mar. – “Accordi Italia-Cina tra perplessita’ e speranza, tra illusioni e il timore di delusioni. È sempre piu’ chiaro che senza aiuti speciali dall’esterno l’Italia non uscira’ dalla crisi economica che la affligge ormai da 15 anni. Molte denunce, molti proclami , molte false soluzioni e nessuna prospettiva di salvezza seria. Ora la salvezza sembra venire dalla Cina, che dovrebbe comprare una parte del nostro debito pubblico, investire in aziende, soprattutto quelle a cui e’ legato il nostro Brand d’eccellenza. Il tutto pero’ avra’ senso solo se permettera’ una ripresa dell’occupazione e una tutela effettiva dell’identita’ nazionale. Ma e’ proprio su questi punti che e’ lecito avere perplessita’! I cinesi stanno arrivando in Italia in misura assai piu’ rilevante di quando non appaiano non faccia notizia. Non arrivano sui barconi, non fuggono dalla guerra, non hanno alle spalle una miseri cronica… Hanno mezzi e risorse, studiano con successo nelle nostre scuole, comprano case, negozi, capannoni: sono i migranti di lusso piu’ pericolosi. Mostrano come non siano loro ad aver bisogno di noi… ma piuttosto il contrario. Siamo noi ad aver bisogno di loro, soprattutto delle loro risorse economiche, che all’inizio appaiono una soluzione, ma che alla lunga ci fa sentire colonizzati da una cultura e uno stile di vita diverso”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI (Udc), che continua: “Ieri il Centro storico di Roma, sembrava pullulare di cinesi, non solo quelli della spedizione ufficiale. Ma anche molti turisti e curiosi, che hanno dato la sensazione di una piccola invasione, silenziosa, elegante, coesa… che invadeva le strade senza entrare nei negozi… senza soffermarsi nei bar a prendere qualcosa. Totalmente autosufficiente e autoreferenziale! Se per molti immigrati integrarsi, assumere uno stile di vita occidentalizzato e’ un obiettivo, una speranza; vogliono lasciarsi alle spalle poverta’, guerra, persecuzioni… I cinesi sembrano orientati ad occupare aree industriali e commerciali, a promuovere sviluppo, a cominciare dal proprio, senza contaminarsi con la cultura ospitante. Loro si, fanno pensare ad una moltitudine silenziosa, che non si lascia distrarre dai propri obiettivi, che vuole dettare la linea, la propria, ben poco aperta a temi come il rispetto dei diritti umani, a cominciare da quelli dei lavoratori. Il timore che se ci sara’, anche grazie a loro, una ripresa del nostro Pil, il prezzo piu’ alto lo pagheranno ancora una volta i lavoratori italiani. Passeremo dai diritti senza lavoro, al lavoro senza diritti… È solo un timore… ma un timore fondato”. (Vid/ Dire) 09:58 23-03-19 NNNN
Source: News UDC Italia