Il rinnovo del CNB
“Con la nascita della nuova legislatura arriva anche il rinnovo del CNB che era in quiescenza da alcuni mesi. Molte le conferme, soprattutto a livello della Presidenza.
D’Avack da tempo svolgeva la funzione di presidente e ora finalmente giunge il riconoscimento adeguato di un ruolo svolto sempre con grande equilibrio ed equanimità in un organismo composito, in cui sono giustamente presenti orientamenti diversi nell’ambito della bioetica.
Sono stata membro del CNB, prima di dedicarmi a tempo pieno all’attività parlamentare e riconosco l’importanza, per Governo e Parlamento, di un organismo che svolga una funzione di consulenza di alto profilo etico e scientifico, presso chi deve prendere decisioni su questioni spesso inedite, sempre delicatissime, e in costante evoluzione tecnologica.
La XVIII Legislatura potrà quindi avvalersi di un ‘servizio’ di eccellenza quale il CNB è sempre stato, ma per questo sarebbe opportuno modificare alcune prassi che rendono lunghissimo l’iter di molti ddl.
Se dalle commissioni la prima richiesta di consulenza arrivasse direttamente al CNB, ponendo in carico al CNB stesso l’elaborazione delle prime risposte e solo successivamente, e in caso di insoddisfazione, la richiesta di altre consulenze, si potrebbe riconoscere al CNB un ruolo di compartecipazione ai processi decisionali, senza scavalcare il Parlamento, ma accorciandone l’indispensabile processo di informazione e documentazione.
Lo stesso CNB, coerentemente con il suo mandato istituzionale, potrebbe svolgere una importante funzione di cerniera nei confronti dell’opinione pubblica attraverso un’azione di informazione qualificata.”
Lo afferma la senatrice Binetti, UDC, che continua: “I migliori auguri al nuovo CNB, in cui sono presenti tanti amici di cui conosco e riconosco la qualità personale sotto il profilo etico e professionale.
Mi auguro davvero che riprenda al più presto una stretta collaborazione con il Parlamento, per una piena valorizzazione di questo organismo, per un più efficace lavoro legislativo, soprattutto sulle questioni che più direttamente hanno risonanza bioetica e biogiuridica.”