POLITICHE PER ANZIANI CENTRALI
ELEZIONI. FOCUS CON BINETTI (UDC): POLITICHE PER ANZIANI CENTRALI (DIRE) Roma, 23 gen.
“Ripensare le politiche per la famiglia significa assumere due punti di vista di estremo interesse senza porli in alternativa, ma integrandoli così come richiede quel patto intergenerazionale su cui si fonda ogni vera famiglia.
Da un lato si tratta del sostegno alle politiche demografiche, perché possano nascere tutti i bambini che le giovani coppie desiderano e, una volta nati, possano trovare una degna accoglienza attraverso una adeguata rete di servizi”.
Lo dice Paola BINETTI, deputata Udc. “E dall’altro delle politiche sociali rivolte agli anziani- sottolinea- troppo spesso collocati in Rsa perché la famiglia non riesce a farsene carico come vorrebbe. Vanno in questa linea l’ultima mozione e l’ultimo disegno di legge che ho presentato alla Camera, poco prima che la legislatura si concludesse. Ed è da qui che voglio ripartire fin dall’inizio della prossima.
E’ urgente prestare la massima attenzione ai Caregiver familiari, perché se i caregiver sono complessivamente circa 8,5 milioni, almeno 7,3 milioni lo fanno per i propri familiari.
Quella dei caregiver è una rete silenziosa di assistenza; sono persone spesso anziane anche loro, che si prendono cura di familiari più anziani, con problemi dovuti all’invecchiamento, patologie croniche o infermità.
Si parla tanto di pensioni e di età pensionabile in questi ultimi mesi- sottolinea la parlamentare centrista- ma ci si dimentica che molto spesso i giovani pensionati sono i caregiver familiari di genitori più anziani, disabili o comunque non autosufficienti. E’ frequentissimo che il pensionato di 65 anni, una volta le donne svolgevano questo ruolo a cominciare dai 60 anni, si prenda cura della madre anziana, del suocero, che di anni ne hanno quasi 90.
L’allungamento dell’età, segnale comunque positivo della qualità di vita in Italia e tutto sommato del buon funzionamento complessivo del Ssn, pone nuovi problemi ai modelli di assistenza familiare e sociale. E noi dell’Udc, da sempre vicinissimi alle esigenze e alle problematiche familiari, ce ne vogliamo prendere cura con un progetto di assistenza innovativo ed efficace”.
“Un Paese che invecchia- continua Paola BINETTI- deve imparare ad immaginare risposte diversificate per bisogni altrettanto diversificati.
A 65 anni oggi una persona appena andata in pensione possiede tutta una ricchezza di competenze, di energie e di motivazioni che lo pongono all’inizio della curva dell’invecchiamento. E’ un giovane ‘anziano’, che vuole intraprendere una fase nuova, creativa, della sua vita e non intende fare né il pensionato a vita né il pensionato della vita.
Vuole mettersi in gioco anche sul piano sociale e trova nella sua famiglia le prime e pressanti richieste. Genitori e suoceri sollecitano una cura che vincola tempi e modalità di vita.
Il Care giver familiare rappresenta in molti casi una scelta di vita, che svolge un sostanziale duplice ruolo. Garantisce coesione al nucleo familiare ed è un ammortizzatore sociale, che fa risparmiare allo stato molte risorse importanti”.
La deputata Udc conclude: “L’attività del caregiver è stata riconosciuta dalla legge di Bilancio 2018 che ha istituito per loro un fondo di 20 milioni di euro l’anno per il triennio 2018-2020, ma è evidentemente sotto-finanziata se si tiene conto dei numeri degli anziani da assistere e degli stessi caregiver che li assistono e che sono anziani anche loro.
E da qui ripartiremo non appena il prossimo Parlamento si instaurerà e comincerà il suo lavoro nelle rispettive commissioni…”.
(Com/Mar/ Dire) 13:08 23-01-18 NNNN