Elezioni: Binetti (Udc), programmi siano chiari, concreti e attuabili
Elezioni: Binetti (Udc), programmi siano chiari, concreti e attuabili
(DIRE) Roma, 20 gen. – “Ci sono almeno tre temi che nelle diverse coalizioni richiedono un forte approfondimento in questa campagna elettorale: il percorso scuola-lavoro per i giovani; le politiche socio-sanitarie per gli anziani; le politiche di sostegno alla famiglia in quanto famiglia. L’eterogeneita’ delle coalizioni al loro interno impone un grosso sforzo di chiarificazione per i rispettivi elettori. La via dell’ambiguita’, cosi’ facile in campagna elettorale, non portera’ nessun frutto in termini di coesione e di stabilita’ dei gruppi”. Lo dice Paola Binetti, deputata dell’UDC, che aggiunge: “Si e’ parlato tanto delle migrazioni interne dei parlamentari in questa ultima legislatura: per gli appassionati della statistica si sono avuti oltre 500 cambiamenti di gruppo, tra Camera e Senato. La meta’ dell’intero Parlamento avrebbe generato spostamenti tra un gruppo e l’altro, contribuendo a dare una immagine negativa del Parlamento e dell’intera politica. Ben poco si e’ detto delle ambiguita’ programmatiche di molti partiti, che in campagna elettorale hanno evitato di assumere impegni chiari su temi eticamente delicati e complessi e poi hanno fatto scelte che configgevano profondamente con le convinzioni e i valori di eletti ed elettori. In questo modo hanno forzatamente spinto molti parlamentari ad uscire dal proprio gruppo per muoversi verso altri gruppi, che in quel momento apparivano piu’ adeguati alla loro impostazione. In questo senso la stessa Costituzione tutela la liberta’ del parlamentare che opera in coscienza senza vincolo di mandato”. Per Binetti “e’ capitato piu’ spesso di quanto non sembri che a cambiare non sia stato il parlamentare, ma l’orientamento del partito, le sue scelte concrete. Il cambiamento di gruppo del parlamentare ne e’ stato la naturale conseguenza. Per questo, in via preventiva, e’ necessario che i programmi dei partiti siano pensati in termini di attuazione reale e i parlamentari che li sottoscrivono non possono e non debbono trovarsi davanti a cambiamenti di indirizzo non condivisibili”. Inoltre, prosegue, “la prossima legislatura non sara’ semplice se i numeri per costruire la maggioranza appaiono a molti osservatori difficili da raggiungere e soprattutto da mantenere, la chiarezza programmatica e’ certamente una garanzia di stabilita’ e di coesione interna. Se nel centrodestra occorrera’ trovare il giusto punto di equilibrio per affrontare il tema delle migrazioni con lo spirito di solidarieta’ e la indispensabile prudenza che richiede, nel centrosinistra e’ ben difficile immaginare che la politica della Lorenzin, caratterizzata in senso anti-abortista e pro-life, possa convivere con i radicali che 40 anni fa sono stati i principali sostenitori di quella legge. Se si vogliono fare politiche forti a favore della famiglia, bisogna almeno puntare sulla sua stabilita’; servono legami solidi per garantire ai bambini che nasceranno condizioni di vita sufficientemente stabili”. Infine, conclude: “Soprattutto servono regole chiare, patti chiari con eletti ed elettori, per poter ottenere le necessarie garanzie di una fedelta’ solida e coerente. I cambiamenti in corso d’opera, soprattutto se voluti dai vertici del partito in termini di cambiamento di indirizzo, sono di gran lunga piu’ insidiosi per la democrazia di quanto non accada con il trasmigare del singolo parlamentare in cerca dei suoi valori e delle circostanze migliori per esprimerli e provare a realizzarli”.
Source: News UDC Italia