DONNE, LE 7 MOZIONI CONTRO LA VIOLENZA DOMANI IN AULA CAMERA
LA MOZIONE DEL GRUPPO MISTO
Anche il gruppo Misto ha voluto contribuire alla discussione presentando una mozione a prima firma Paola Binetti (Misto), che, se approvata, impegnerebbe il governo a intensificare le iniziative di prevenzione soprattutto negli ambiti in cui la discriminazione è finora stata maggiore e a promuovere campagne di sensibilizzazione.
Binetti sostiene anche che sia necessaria una revisione delle normative riguardanti stalking e molestie.
La mozione richiede poi un sostegno economico per le donne che hanno subito violenza, per esempio facilitando l’allontanamento da casa e favorendo nuove e diverse forme di inserimento professionale.
LA MOZIONE DELLA LEGA
La Lega ha presentato invece un’altra mozione, a prima firma Barbara Saltamartini (Ln), che insiste, in maniera simile a quella di Mara Carfagna, sulla stesura di un nuovo piano antiviolenza, oltre che sulla necessità di introdurre nelle scuole un piano di prevenzione. Inoltre, Saltamartini chiede l’introduzione nel Codice penale del reato di femminicidio come circostanza aggravante a effetto speciale, ma anche che si escluda la condotta riparatoria per gli atti persecutori e che si aumenti la pena massima per questo reato.
Nella mozione della Lega si legge poi la richiesta di escludere l’applicazione dei riti speciali (rito abbreviato e applicazione della pena su richiesta delle parti) per i casi di violenza, come anche l’esclusione dei sistemi alternativi di risoluzione.
Saltamartini vorrebbe inoltre un aggiornamento semestrale su modalità, frequenza e consistenza della spesa dei fondi per i diversi interventi.
In più, la mozione chiede che nei casi di violenza venga applicata in automatico la misura della custodia cautelare in carcere.