Lo spettro autistico
La legge n. 134/15 e i suoi risvolti clinici e sociali
Il libro raccoglie i contributi di vari esperti, elaborati dopo l’approvazione della legge n. 134/2015 sull’autismo, che si pongono sostanzialmente due obiettivi: mettere a fuoco i quesiti che con maggiore frequenza riguardano il tema dell’autismo, cercando di comprendere perché sia indispensabile parlare di autismi o, comunque, di Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) e di ragionare su ciò che oggi realisticamente si può e si deve fare per migliorare la qualità di vita delle persone comprese nello spettro autistico.
Nel libro vengono presentati tempi e modi dei diversi interlocutori che si interfacciano con la persona con DSA: la famiglia, la scuola, i centri specializzati per la sua presa in carico, il mondo del lavoro e del tempo libero.
I vari Autori si pongono davanti alla realtà dell’autismo con il giusto livello di problematicità, scandendo bene ciò che si sa a livello scientifico da ciò che semplicemente si suppone in base ai risultati che si ottengono dalle buone pratiche e sulla base dell’esperienza di ogni giorno.
Dalla lettura dei vari contributi emerge con chiarezza che l’unico modo per costruire, a livello personale, un rapporto efficace con una persona che rientra nello spettro autistico, è aiutarla a superare la sua tendenza alla frammentazione, imparare a rispondere alle sue sollecitazioni in modo verbale e non verbale, ricorrendo al linguaggio corporeo, a quello dei simboli e delle parole, dando risposta alle domande implicite nelle sue osservazioni, cogliendo i significati che si intuiscono e offrendo le necessarie rassicurazioni sul piano affettivo ed emotivo.
Nella molteplicità delle argometazioni e delle competenze, vi è tra gli Autori una convergenza particolarmente significativa: restituire unitarietà alla percezione di sé del soggetto con DSA.
E, prima ancora, riconoscerlo come persona con le sue prerogative fondamentali di libertà, di creatività, di unicità e di originalità, in quanto è questo il fil rouge che lega il soggetto autistico, comunque si collochi nello spettro, alle sue molteplici figure di riferimento e, quindi, al mondo.