Organizzazione e salute
Il testo aiuta a comprendere come il moderno concetto di salute cerchi di superare la dicotomia tra individuo e organizzazione, evidenziando come entrambi siano attori e responsabili della salute.
Il benessere organizzativo risiede nella qualità della relazione esistente tra le persone e il contesto di lavoro.
Riuscire ad affrontare come fa questo libro un tema a cavallo tra organizzazione del lavoro, qualità della vita di relazioni e salute vuol dire andare al nocciolo del problema della soddisfazione di vita.
Gli studi empirici recenti sulle determinanti della felicità evidenziano infatti con tutta chiarezza come queste tre variabili separatamente spiegano una parte decisiva della soddisfazione di vita individuale.
Fino a qualche tempo fa i discorsi sulla felicità erano relegati alla filosofia seppure l’obiettivo della felicità umana restasse sullo sfondo la finalità ultima di quasi tutte le discipline umane (basti pensare al dibattito tra gli economisti classici sulla felicità e all’obiettivo dei modelli di massimizzazione utilizzati oggi dagli economisti).
Il pur stimolante confronto delle idee e concezioni di vita di influenti pensatori non poteva però essere rilanciato da alcuna verifica empirica e la felicità veniva considerata una dimensione sfuggente e tutt’altro che misurabile.
Da qualche decina di anni l’ampia disponibilità di dati da indagini campionarie sulla felicità dichiarata in quasi tutti i paesi del mondo, l’affinamento delle tecniche d’indagine nonché la robustezza e sostanziale concordanza su alcuni punti fondamentali di moltissime ricerche ci consentono di identificare una mappa piuttosto chiara di ciò che, in media (salvaguardando dunque l’irriducibilità ed irrepetibile originalità dei casi singoli e delle loro deviazioni dalla media stessa) rende le persone più felici.